Essere o non Essere!

E’ primavera, i primi germogli si mostrano, guardare le piante che fioriscono mi regala sempre un’emozione molto forte: il miracolo della vita!
Cammino sui prati che si sono rinverditi e cerco di non calpestare le piccole margherite che si stanno aprendo al sole, bianche, minute, perfette.
Quell’ immagine perfetta della bellezza che i miei occhi di esteta desiderano osservare e difendere dal piede che schiaccia la loro esistenza.

Un giorno parlando con la mia analista del dover accettare l’invecchiamento come processo fisiologico inevitabile, perdendo quindi quella bellezza della gioventù, ho accennato l’episodio delle margheritine.
Sono stata messa di fronte ad un mio limite: …e i fili d’erba appena nati non sono altrettanto belli, meno appariscenti ma anche loro importanti da difendere e in teoria da non calpestare?
Stavo solo privilegiando il bello!
Mi sentii, come si suol dire, presa in castagna.
Decidemmo che avremmo lavorato sul concetto della bellezza.

Certo non è facile accettare il decadimento fisico ma non è accettabile neppure l’accanimento nel voler restare giovani e belle al di là del proprio tempo.
La società di oggi impone, attraverso la pubblicità, immagini di donne e uomini perfette, con requisiti fisici difficili da eguagliare. Gli slogan sono: vietato invecchiare!
Se non sei bello, ricco e famoso non sei nessuno.
Poco importa se dentro di te c’è il vuoto e nulla hai da offrire al tuo prossimo, l’importante è che gli occhi siano azzurri, le labbra sensuali, il seno prosperoso, la chioma folta e lucente, la pelle levigata, le rughe (aiuto che incubo!) sparite con il ferro da stiro (botulino), per non parlare delle gambe, un must, devono essere lunghe, magre senza cellulite altrimenti quelle minigonne vertiginose a vita bassa con fuoriuscita di tanga, come le indossi?
Ah non sia mai che una abbia il piede piatto perché le sarebbe impossibile camminare come una gazzella sui trampoli a spillo!
E così chirurgia estetica come acqua che scorre.
Poco importa se devi spendere tanti soldi, se devi intossicarti con varie anestesie, se spesso il risultato è devastante, l’importante è ESSERE BELLI.
Ma ad essere VERI c’è qualcuno che ci pensa?
Spendere un po’ del proprio tempo per coltivare e crescere il nostro spirito, non sarebbe meglio?
Forse riusciremmo a costruire una società meno aggressiva, più solidale, più umana.
Mens sana in corpore sano!
Ma la bellezza è nell’equilibrio delle cose.

Calpestare le margheritine nei prati appartiene al loro ciclo naturale della vita: ci sarà sempre un’altra primavera.